Plurifuoriclasse


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Storie del terrore

Racconti

I cinque mostri
(Mariangela)


Ero in salotto con i miei genitori quando mia mamma mi disse di andare a letto.
Avevo una paura terribile perchè avevo guardato un brutto film alla tv mi coprii e mi addormentare.
Quando chiusi gli occhi vidi il cielo nero e profondo ed accesi una torcia.
Davanti a me vidi due zombie, un coccodrillo, una strega e infine un vampiro con dei lunghi denti affilati tutti questi mostri stavano venendo verso di me, non riuscivo neache a muovermi, era come fosse incolata.
Quei mostri mi cirdavano mettendosi in torno a me e si avvicinavano piano piano.
Ero terrorizzata e tutto il mio corpo stava tremando di paura.
Finalmente riuscii a urlare.Alla fine mi sono svegliata tutta sudata con il cuscino per terra, le lenzuole tutte stropicciate e le coperte appallottolate in fondo al letto.

La bidella assassina


Di Carlotta


Siamo nella scuola di Quargnento ed è veramente stranissima.
Dovete sapere che un fantasma travestito da bidella si aggirava per i corridoi e il bagno, adesso vi racconto la sua leggenda rabbrividente!
Si dice che il fantasma-bidella di nome Kriller un giorno abbia rapito un alunno di quinta di nome Alex che aveva chiesto di andare in bagno.
Da quel momento non si seppe più nulla di lui.
Trovarono solo un calzino dietro il water, ma della bidella assassina nessuno sospettò.
Tutt
i noi abbiamo giurato di non andare mai più in bagno, a costo di farci la pipì addosso.
Già la vediamo entrando a scuola ogni mattina, con gli occhi color gorgonzola, le tele di ragno al posto dei capelli e in bocca una dentatura da squalo-assassino.
Quindi, se per caso capitate in questa scuola, vi diremo tutte le precauzioni da prendere, ma……..
….attenzione!
Potreste rimetterci comunque le penne!

Vampiri a Roma
(Andrea)


In una notte scura a Roma io, mamma, papà eravamo in una piazza tutta distrutta, quando mi sono girato i miei genitori non cerano più, avevo il panico ai denti ed ero pietrificato e poi avevo il terrore a parlare. Poi dopo un po’ ho rivisto mia mamma e papà: erano diventati vampiri.
Erano brutti, avevano i denti lunghi, la pelle ruvida e verde color acqua.
Io cercavo di scappare via. Poi sentii un suono che faceva dong, dong e questo suono si ripetè per cinque volte: erano le cinque di mattina …. era la morte ad arrivare…..
Mi sono svegliato ed era tutto un incubo di orrore

KUKI, LA BAMBOLA ASSASSINA
di Roberto Protino

Al ritorno dalla scuola la bambina vide un negozio di bambole e chiese alla mamma: “ mamma mi compri quella bambola?” “no!!, magari la prossima settimana che sarà il tuo compleanno” rispose la madre.
La bambola in vetrina aveva una gonna rosa, capelli biondi, due occhi azzurri e un sorriso stampato sulla faccia.
Il giorno prima del compleanno la mamma comprò la bambola e la bambina ci giocò tanto, la chiamò kuki e la portò anche a dormire con sé.
Al pomeriggio una amica, per farle un regalo di compleanno le regalò un’altra bambola che a Eleonora piacce di più di kuki, allora la chiamò Minerva.
Kuki fu gettata in un cassone, e quella sera la bambina dormì con Minerva.
La bambola arrabbiata canticchiò: “kuki si alza…!” la bambola si alzò e continuò “… kuki scende le scale…” la bambola cadde dalle scale, ma si rialzò senza fatica… “ …kuki va in cucina…” si ritrovò in cucina e disse “… kuki prende il coltello… kuki sale le scale…”
Tornò in camera e sussurrò ridendo: “kuki kuki kuki kuki hi hi hi… ammazza!!!

La bambola sporca di sangue tornò a dormire nel cassone.

La morte nello specchio
(Calo)


Era un lunedì, stavo giocando con mio fratello Fabrizio che mi ha detto <Calo, vatti a pettinare > .
Sono andato a pettinarmi e mi sono guardato allo specchio, e ho visto la Morte : era una specie di monaco scheletrito con una giacca nera. Sono corso in camera e la morte mi seguiva facendo un ronzio infernale, ho guardato mio fratello e ho visto che aveva la pancia aperta : si vedeva il fegato con un taglio ma anche il cuore aveva un taglio, era tutto pieno di sangue e continuava a giocare come se niente fosse. In quel momento mi sono svegliato. Ah! non vi avevo detto che era solo un sogno!

Zombie inaspettati
Di Paolo


Eravamo nel mio letto quando decine di zombie, Riccardo disse:”Vieni nascondiamoci dentro l’armadio .” Riccardo e io vedemmo la loro attraverso un foro: avevano tanti tagli in testa, i capelli pieni di sangue, non avevano le orecchie, gli occhi erano storti e la pelle sottile così da vedere le ossa. Gli zombie scoprirono il nostro nascondiglio, aprirono l’ armadio ed erano solo i nostri compagni.


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